
Busalla rimane una goduria per estimatori di archeologia industriale, con tendenze al fetish.Intestino crasso della Pianura Padana miracolo di tubi e ruggine, perversa e non raffinata raffineria, produce combustibile per i nostri vizi. Riversa in Pianura Padana tramite file chilometriche di autocisterne d’annata il liquido che ci riscalda, diverte
e muove. I distretti industriali dello Shenzen in Cina credo abbiano ancora qualcosa da imparare: uno sfregio così non è facile copiarlo.
Dio sia lodato! Esiste ancora qualcosa a Riva Trigoso che si chiama Fincantieri, e forse è aperta non arrugginita ed arresa al tempo, con le mani conserte. Forza cantieri navali, resistete….
La strada che conduce al Passo del Bracco ha dei fan, un gruppo che si chiama “Pazzi per il Bracco”. Costretto a rilasciare comunicati su internet per difendere la sua strada, mi ricorda con tristezza gli anni 70 quando gruppettari paranoidi si contendevano il nulla assoluto, pagato con il sangue di innocenti. Noi ci siamo ripresi, come potevamo, la nostra strada andando velocemente piano.
Terra non propriamente ricca quella direttamente alle spalle al mare.
Ma sembra ci possa essere una regola: più il mare è roccioso a picco sul mare e più il retroterra è povero. E’ come se i litorali ampi, boscosi o sabbiosi facessero da scambio di ricchezza tra mare e terra, una conduzione di energia che accoglie le navi, i naufraghi, e scambia le merci con le altre terre.
Qui invece a Carrodano, dietro alle Cinque Terre da cartolina si muore un po’ di fame, il mare è lontano e comunque inaccessibile e la pianura è lontanissima, invisibile anche dalle cime più alte. Unico legame con la civiltà l’autostrada che passa in alto o dentro le montagne, a Carrodano escono le autoambulanze del 118 per portare soccorso ed i mezzi spandisale d’inverno per fare inversione di marcia. Stop.
domenica 3 aprile 2011
Giorno 1 - Torino-Sarzana
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