mercoledì 27 aprile 2011

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martedì 26 aprile 2011

SCARAMANZIA


Non sono scaramantico, ma non si sa mai… stai un po’ troppo solo con te stesso sulla sella della moto e dopo digressioni filosofiche, emotive, razionali se ti capita qualcosa di strano, allora ti passa un brivido, un dubbio o un leggero spavento.
Allora con la mano sinistra faccio le corna e tocco sei volte ferro, cioè la leva della frizione.
Non so perché sei volte, penso di credere che una sola o due non valga e le conto nella mia testa: uno, due ,tre sino a sei. Allora un po’ mi tranquillizzo. Penso ad altro e guardo avanti.
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mercoledì 20 aprile 2011

CAVALIERI


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LE RECENSIONI DI FESTINA LENTE


Trattoria del Moro Aronne
Via San Leonardo 7
• ORVIETO
Sicuramente per mia incapacità e goffaggine non riesco mai a “vivere la stessa esperienza degli altri” quando vado in un posto raccomandato. Capito sempre in momenti cui le gestioni sono cambiate, i cuochi sono ammalati, la peste ha costretto a buttare a mare tutta la kambusa, insomma è rarissimo (mai!) che riesca a mangiare la “migliore pizza di Napoli” a cogliere la sfumatura del porcino estivo o la cantina ben rifornita con il maitre che coglie per te gli abbinamenti migliori. Vengo molto spesso trattato normalmente, mangio normalmente e pago normalmente. Qui vino di buona lena, rosso e forte, piatti umbri decisi, servizio discretamente celere, voto otto meno meno. Leggi tutto...

lunedì 18 aprile 2011

LE RECENSIONI DI FESTINA LENTE


Albergo Filippeschi
Via Filippeschi 19
• ORVIETO
Orvieto ovviamente un dedalo di viuzze, claustrofobicamente dentro le mura, sensatamente a sensi unici. Trovarlo è facile arrivarci non proprio. Albergo con una sua dignità in pieno centro, non aiutata di certo dal copywriter che sul sito internet promette un’ambiente come a casa vostra. Normale in tutto e per tutto con colazione alla sufficienza. Un vero problema il parcheggio: le moto abbiamo dovuto stivarle in un androne dell’ampiezza di una entrata di casa, e dato il gradino d’ingresso la Buell è stata praticamente sollevata a mano. Voto sei e mezzo, e non potevano fare di più, anche se studiavano. Leggi tutto...

sabato 16 aprile 2011

Side


Giovane e brillante medico..dotato di mezzi meccanici sopra la media come la sua simpatia ed intelligenza. Forte sulla destra un po’ più debole sulla sinistra (buon segno…), ma purtroppo lato dal quale ad una partenza dimentica il cavalletto laterale e la tecnologica Buell da il consenso alla partenza!?. Indomito ed eroico in tenuta ognitempo con giubbotto in pelle e Ray Ban. Leggi tutto...

venerdì 15 aprile 2011

LA COMPAGNIA


Come si crea la compagnia non è facile da spiegare Secondo wikipedia una compagnia sono individui in relazione interpersonale.
Andando in compagnia in moto (deve esserci la totale assenza di strumenti di comunicazione) si creano necessariamente rapporti telepatici. Io credo molto nella disciplina della formazione (intesa come struttura del branco o stormo) perché così si creano più facilmente automatismi e regole non scritte. Si intuisce la mossa dell’altro e si impara a generare regole non scritte ed anche non dette.
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mercoledì 13 aprile 2011

Giorno 3 • Firenze • Orvieto


Tutto il mondo è uguale, è solo la crosta che ci è capitata sopra che ne fa la differenza.
All’Italia è capitato questo esoscheletro di montagne e costiere che la fa magra e leggermente rachitica . Questo di costituzione, poi per poter integrare abbiamo inventato la cucina più ricca del mondo, ma abbiamo il metabolismo fatto così: come Italia non ingrassiamo, consumiamo tutto.

È quando incontri luoghi anche solo un po’ grassottelli, tondeggianti e tettuti, come le colline senesi l’occhio si perde e si rilassa sui fianchi e le curve. La moto passa come un massaggio shiatzu, tra le sinuosità e le forme femminili delle colline senesi, capezzolute di casali color carne.
Tra il Chianti ed il Senese c’è così tanto frumento e vino, da poter fornire di vita eterna tutti gli altari cristiani del mondo.
A vista d’occhio non vedi un elettrodotto ad alta tensione.

Radicofani non c’era nessuno.

Io adesso però dico che la Strada Regionale 222 della Toscana è una strada bellissima.

Lago di Bolsena
La provincia romana è goduriosa ed ogni posto è vacanza, è agio e libertà. Non la rarefazione dei laghi alpini, delle valli di Lanzo, per esempio, dove il fine settimana deve essere di patimento un po’ ossessivo. No, qui il lago è rotondo, che non ti perdi, come sono belle rotonde le mamme con i figli ed i passeggini. Bello il paese, bella la strada che dal paese porta ad Orvieto.

Nella Tuscia si abbandona quell’Italia un po’ laica, o almeno paganeggiante, oppure come ultima chance sanfrancescana, che si incontra lungo tutta la dorsale appenninica……dal panorama di Orvieto si capiscono le radici dell’Italia. La facciata frastagliata del Duomo svetta come un Gulliver tra i llillipuziani. Tutto è fatto per la gloria di Dio e della Sacra Romana Chiesa.
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martedì 12 aprile 2011

LE RECENSIONI DI FESTINA LENTE

Florence Business Hotel
Via del Pantano 16 d
• FIRENZE
Che dire degli hotel da business man? Le interfacce digitali tentano di mitigare la freddezza di stare a dormire da solo, creando un corto circuito che esalta la solitudine. Arie condizionate da cella frigo di mattatoio, tessere intelligenti che accendono la luce al tuo arrivo che provocano la sensazione che ci sia qualcuno che la accesa, canali porno soft a pagamento, insomma un’ interazione glaciale.

Colazione con tutti cibi liofilizzati, stampati in prototipazione rapida da qualche rivista di settore.

L’ottimo, immenso, jamesbondiano garage, toglie l’onta di un quattro per passare ad un cinque. In attesa che le arance le spremano.
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sabato 9 aprile 2011

LE RECENSIONI DI FESTINA LENTE


Gran Caffè Ristorante Giubbe Rosse
Piazza della Repubblica 13 R
• FIRENZE
Niente da dire sui selciati e sui marciapiedi: calpestati dalle storie più belle, attraversati dalle dame più meravigliose, dai principi più fini e magnifici. Questa la storia, adesso le piazze più belle del mondo sono occupate militarmente dei dehors. Microstati dentro al territorio, manca solo più che tirino fuori i cannoni e si cannoneggino da un dehors all’altro. Carne da cannone il turista che viene catturato e segregato, qualche volta umiliato dagli aguzzini camerieri che impongono con sadismo prezzi e vivande. La piazza per Firenze Vecchia era già uno stupro (qui c’erano le stradine vecchie, non Piazza della Repubblica già Piazza Vittorio Emanuele) adesso è proprio pulizia etnica. Noi aumentiamo l’entropia con pizza margherita e coca cola. Quattro per tutti (noi compresi) Leggi tutto...

venerdì 8 aprile 2011

I PROFUMI


Mare in mille forme
di scogliera, di pineta, di porto, di spiaggia balneare
(è molto difficile evitare il mare in Italia)
letame, tiglio, gas di scarico di tutti i tipi , pollo al forno, montagna e collina con l’erba tagliata(in altrettante migliaia di forme, è impossibile non fare valichi profumati di pecorino in Italia), del fiume del torrente che ti scorre a fianco, di acqua lacustre, fiori e piante, olio emulsionante da macchina utensile, polvere ed asfalto, di nebbia da calore, di pioggia e di ozono, di caffè, del tuo motore, di benzina senza piombo, del poco dopobarba che ti sei messo, odore di Firenze, odore di Roma, odore di guard rail. Sono infiniti gli odori che ricordi dopo che sei stato in motocicletta. Leggi tutto...

giovedì 7 aprile 2011

Giorno 2 • Sarzana • Firenze


L’Appennino tosco-emiliano è la cresta da dinosauro sulla schiena dell’Italia, non ci trovi gente tenera o inutile. Trovi estremisti e conservatori, ma tutti con la stessa italica forza di essere unici. Questo spicchio di terra che si chiama Garfagnana è dove la grassa Emilia si appoggia per stare bella coricata come sta. Il raggrinzimento dovuto al peso, genera le Apuane. Che saranno pure di marmo, ma se continuano a scalpellarle, qui va giù tutto.

Prima decine, poi centinaia, quindi migliaia, poi milioni, adesso miliardi…la quantità di foto scattate a Firenze, l’hanno erosa come un vento, come un fall out atomico. Gli occhi liberi da eliografie, fotocopie, digitalizzazioni del Brunelleschi avevano visto, poi tutti gli altri avevano visto, camminando con rispetto, capendo poco o niente della cupola ma capendo un casino che erano arrivati sino lì a piedi.

Poi sino agli Alinari ancora un po’ di rispetto e di lentezza ad aspettare che le lastre maturino i loro sali. Poi il declino dell’attenzione, il calo del desiderio, da polaroid, da istantanea usa e getta da famelica digitale mangia cose, persone, paesaggi.

Anche noi una sveltina a Piazzale Michelangelo, e poi twitter che morse facebook che il mio blog si mangiò.
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mercoledì 6 aprile 2011

BRAIN


Esperto di base e specializzando in Trivial Pursuit, risponde a tutti i quesiti con ampiezza di ragionamento e sottigliezza di definizione. Naviga e si muove in moto perfettamente a suo agio con la forza della logica Politecnica. Sull’ Enterprise sarebbe certamente il logico Spock…..a volte indecifrabile per il limitato e emotivo brain di noi terrestre… Brain il Vulcaniano!! Leggi tutto...

LE RECENSIONI DI FESTINA LENTE


Ristorante Compagnia dei Balenieri
Via Rossi 28
• SARZANA(SP)
Senza togliere nulla al nostro ristorante, va detto che la fame e la sete non sono un buon strumento per valutare il cibo, e noi avevamo fame e sete. La sete placata con normale San Bernardo frizzante. La fame invece più difficile da addomesticare. Ci prova la padrona e maitre Valentina con una serie di antipasti “del baleniere” e di mare, tutti di onestissima fattura (anche se Robi nella notte lamenterà ritardi di digestione) i primi di mare forse concedono troppo all’elaborazione, il piatto (intendo la ceramica: sicuramente local e bio) è veramente piccolo e la porzione di conseguenza. Il vino locale e molto interessante ed il cortile interno fanno prendere un voto sette e mezzo al locale. Leggi tutto...

martedì 5 aprile 2011

LE RECENSIONI DI FESTINA LENTE


Albergo Stella
Via Sobborgo Emiliano 4
• SARZANA (SP)
L’albergo collocato nel centro della cittadina, non riveste particolari caratteristiche positive. Mediocri le stanze con i letti ed i materassi di una certa età, bagno spazioso ma senza aria. Probabilmente con una storia alle spalle (pensione con stallatico?) non certo più possibile da ripristinare (scale ripide e strette, hall delle dimensioni di un ascensore, che infatti non c’è). Si dorme, almeno le stanze che danno sulla via con i rumori della strada provinciale sino a tarda notte. Buona invece la colazione, con ottimo prosciutto e scelta di dolci e varie marmellatine ben scelte. Negativo il fatto che non esiste il parcheggio per moto. Abbiamo dovuto parcheggiare in piazza legando alla belle meglio le moto con un gancio di traino riciclato per l’occasione. Il prezzo accessibile fa prendere il voto sei e mezzo all’albergo. Leggi tutto...

lunedì 4 aprile 2011

LE CURVE ED I TORNANTI


Deve essere qualcosa che ha a che fare con i mantra, o le esperienze lisergiche. O più alla nostra portata da ex chierichetti, al rosario:
Ave Maria….curva a sinistra….tu sei benedetta…curva a destra… Ave Maria….curva a sinistra….tu sei benedetta…curva a destra…Gloria al Padre…tornante….Padre Nostro piccolo rettilineo…e così per volte e volte e volte….sino a che non sei convinto, fedele e rilassato esisti solo tu, la strada e la moto.
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RAPTUS
Terrore dei greggi nelle valli silenziose e dei vicini nelle gallerie con la sua marmitta Remus che sgasa i 100 CV in pochi secondi. Ogni tanto tediato dall’andatura moscia di un paio di “compagni” (che lo fanno apposta a rallentare… e sempre pronti a criticare…) e preso da un attimo di ebbrezza stradale si da alla fuga ma subito rientra poi nei ranghi. Condannato a guidare la muta chiede a chiunque capiti la direzione. Terrore nostro nelle rotonde in cui l’eterno centrista che è in lui vorrebbe condividere la scelta con tutti.
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domenica 3 aprile 2011

Giorno 1 - Torino-Sarzana


Busalla rimane una goduria per estimatori di archeologia industriale, con tendenze al fetish.Intestino crasso della Pianura Padana miracolo di tubi e ruggine, perversa e non raffinata raffineria, produce combustibile per i nostri vizi. Riversa in Pianura Padana tramite file chilometriche di autocisterne d’annata il liquido che ci riscalda, diverte
e muove. I distretti industriali dello Shenzen in Cina credo abbiano ancora qualcosa da imparare: uno sfregio così non è facile copiarlo.
Dio sia lodato! Esiste ancora qualcosa a Riva Trigoso che si chiama Fincantieri, e forse è aperta non arrugginita ed arresa al tempo, con le mani conserte. Forza cantieri navali, resistete….

La strada che conduce al Passo del Bracco ha dei fan, un gruppo che si chiama “Pazzi per il Bracco”. Costretto a rilasciare comunicati su internet per difendere la sua strada, mi ricorda con tristezza gli anni 70 quando gruppettari paranoidi si contendevano il nulla assoluto, pagato con il sangue di innocenti. Noi ci siamo ripresi, come potevamo, la nostra strada andando velocemente piano.

Terra non propriamente ricca quella direttamente alle spalle al mare.

Ma sembra ci possa essere una regola: più il mare è roccioso a picco sul mare e più il retroterra è povero. E’ come se i litorali ampi, boscosi o sabbiosi facessero da scambio di ricchezza tra mare e terra, una conduzione di energia che accoglie le navi, i naufraghi, e scambia le merci con le altre terre.

Qui invece a Carrodano, dietro alle Cinque Terre da cartolina si muore un po’ di fame, il mare è lontano e comunque inaccessibile e la pianura è lontanissima, invisibile anche dalle cime più alte. Unico legame con la civiltà l’autostrada che passa in alto o dentro le montagne, a Carrodano escono le autoambulanze del 118 per portare soccorso ed i mezzi spandisale d’inverno per fare inversione di marcia. Stop.
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sabato 2 aprile 2011

Viaggio delle tre capitali


Scrocchia la crosta superiore mentre l’addenti, si scioglie in bocca lo zucchero sulla superficie, avvicini la tazzina alla bocca, un sorso, un piccolo sorso di caffè bollente con la schiuma sofficissima, arriva al palato la miscela di dolce, amaro e soffice che è il gusto dell’Italia di prima mattina.
Con caffè e brioche al mattino, noi italiani facciamo milioni di varianti. Le migliaia di varianti proposte tra caffè (espresso, macchiato, caldo o freddo, schiumato, cappuccino, con polvere di cacao, cappuccini lunghi, ristretti, in tazza piccole, medie e grandi…) e brioche (vuote, integrali, surgelate, della casa, della casa ma surgelate, con nutella, marmellate, creme…) abbinate alla fantasia dell’utente generano una selva di abbinamenti.
Anche solo per questo vale la pena di viaggiare in Italia, per la piccola energia che ci danno i suoi baristi.

E’ nei caffè che un po’ si è fatta l’Italia, nei caffè di Torino, Firenze e Roma. Dove si parlava da Mazzini a Bartali a d’Annunzio a Tardelli a Marconi. Ritorneremo sulle strade, per fare anche noi, per quel che ci riguarda un po’ di risorgimento.

Caffè lungo, bollente con latte freddo a parte…grazie!
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Day3: da Amatrice ad Ortona 353 km


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Day2 Venerdì: da Dicomano ad Amatrice 336 km


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venerdì 1 aprile 2011

Day1 Giovedì: da Moncalieri a Dicomano 435 km (317 a Bologna di autostrada​) altri 118 di colli bolognesi fino al mitico Mugello


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L’equilibrio


“Affrettati lentamente”
è la traduzione di un antico motto latino: “Festina lente”
Un ossimoro che evoca nelle sue tante sfumature interpretative l’agire con equilibrio.
Il motociclista e la moto sono un tutt’uno, sono equilibrio in movimento.
Il cervello umano si estende, riceve informazioni dal contatto con il mondo esterno e dal mezzo meccanico con il quale si è fuso.
Affrettarsi lentamente è un modo di vivere la moto per il quale non conta tanto che tipo di moto guidi, quanto sei bravo, spericolato, giovane o meno, ma conta come affronti il viaggio, perché il percorso da compiere ha più valore della meta da raggiungere o della velocità con cui lo effettuerai.

Il viaggio che si vuole intraprendere è l’essenza del progetto Festina Lente,
un life style, dove contano la socialità, i paesaggi attraversati, gli autogrill per
sgranchirsi le gambe e gli agriturismo o gli hotel per riposarsi, per essere pronti
per un nuovo giorno e ancora le passeggiate per visitare i luoghi in cui si arriva in sella alla propria moto.

Affrettarsi lentamente, esprime proprio il modo di essere del motociclista di Festina Lente, bisogna trovare il giusto equilibrio tra la velocità, le accelerazioni e un’andatura che possa permettere di gustare i panorami che solo su due ruote
possono dare certe emozioni.

Essere pronti ad accelerare i tempi, a rallentare per cogliere le occasioni che si
prospettano lungo il percorso siano esse curve da pennellare o deviazioni che ci
fanno scoprire una cucina che solletica il palato, un borgo, un castello, anziani
che parlano in piazza e che ti danno indicazioni più ricche di qualsiasi guida o
navigatore satellitare.

Ci troveremo sempre davanti a possibilità impreviste, impossibile prevedere quando ma come le affronteremo possiamo deciderlo noi: affrettandoci lentamente.
“In auto sei sempre in abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto
quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei
un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una
cornice. In moto la cornice non c’è più. Hai un contatto completo con ogni cosa.

Non sei uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente. È incredibile quel cemento che sibila a dieci centimetri dal tuo piede, lo stesso su cui cammini, ed è proprio lì, così sfuocato eppure così vicino che col piede puoi
toccarlo quando vuoi – un’esperienza che non si allontana mai dalla coscienza
immediata.” Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta (pag. 14-15)
Robert Maynard Pirsig (1928 – vivente), scrittore e filosofo statunitense.
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