martedì 14 maggio 2013

FATTORIA LE CASE


Ecco, Dante di cosa si faceva, per avere le visioni ed il modo di sintetizzarle?
O era quel modo di vestire con quei cappelli in testa che producevano le idee? O la dieta? 
Forse sì, è la dieta ed alla fattoria le Case abbiano avuto una nostra misera visione di come si fa ad inventare quello che con non chalanche  il poeta chiamava Commedia.
Comunque tutti i toscani raccontano le storie in un modo che noi poi stiamo ad ascoltarli a bocca aperta e prendiamo appunti.
L’oste della fattoria Le Case ha un curriculum da fare invidia. Imprenditore e sindacalista, cuoco e amante, stilista, storico e poeta. Ed un sensazione che danno solo gli abitanti dei granducati: quella di essere un cittadino. Possono essere ciabattini, lavandaie o eccelsi pittori, liutai o fabbricanti di pellame ma dannazione se non danno sempre l’idea di essere sul pezzo del loro territorio, non da servi o da nobili ma da cittadini. Proprietari del concetto di abitare un posto.
Se sei almeno un po’ abile e leggermente sveglio puoi intravedere parti del Canto del Paradiso attraverso l’assaggio  dei tortelli del Mugello.

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