Bereguardo
Sulla cartina dove avevo abbozzato il viaggio non mi ero
reso conto che avrei attraversato il Ticino sul “famoso” ultimo ponte di barche
del Ticino di Bereguardo. La cosa da una parte mi irrita e dall’altra mi
commuove.
Mi irrita doverlo
dire perché sembrerà per sempre che io “volevo passare dal famoso ponte di
barche di Bereguardo” mentre invece avevo adocchiato su di una putridina cartina
dello Studio F.M.B. di Bologna scala 1:300.000 il tratto di fiume nella
direzione più o meno che volevo avere che sembrava avere un ponte visto da uno
che sta diventando presbite.
Mi commuovo perché alla fine quando ho visto la scritta che
segnalava la presenza e le sue limitazioni di portata del ponte ho capito che
ci avevo azzeccato. Stavo trovando la Rimini popolare che cercavo e quando
arrivo al ponte e sento Danza Kuduro arrivare dal vicino camping mi vengono le lacrime agli
occhi. Tutto l’apparato strutturato dagli occhialoni Prada su completi color
carta da zucchero, BMW Z4, bikini neri attillati e strutturati in maniera
incredibile sui ponti dei motoscafi da alto mare implode sulla ghiaia scomoda
su cui sono appoggiati i glutei di donne in età, gli ombrelloni da primo prezzo
tecnico da Dechatlon, passano barchini esili esili.
La canzone però in
fondo è molto bella.
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