sabato 9 ottobre 2010

Abbracciati.

E’ un po’ cambiato il modo di andare in due in moto.
Ma perché sono cambiate le moto.
Certo, ma le moto sono state cambiate solo per esplorare nuove forme, o per rispondere a domande inespresse?
Forse le forme inespresse sono lì pronte a soddisfare domande inespresse?
Questa simultaneità mi stupisce (positivamente) sempre. La moda e l’abbigliamento mi sembra ne siano la massima rappresentazione.
Quando esce una moda appare in contemporanea sia una rappresentazione del corpo (in specialissimo modo delle donne) sia la sua possibilità di sostanziarsi nella realtà. Se si accorciano le gonne, le gambe sono pronte, se si scoprono le pance le suddette sono pronte, se si alzano i glutei altrochè, belle brutte alte grasse basse e magre, c’è corrispondenza amorosa tra l’oggetto ed il soggetto. Con ovvi svariati livelli di rappresentazione, sublimi o ridicoli, ma tant’è si sta sempre pronti….

Per le moto com’è andata? Abbracciati negli anni 50 e romantici (ma la rarità ed il foulard facevano più della metà della rappresentazione) adesso si è passati a specializzazioni radicali.

Sullo scooterone c’è questa storia dell’altezza: il passeggero sta praticamente ad un ammezzato. E deve prendere quest’aria altera da “come mai questa poltrona si muove?” Quest’aria di scafatezza ha preso un po’ tutti, occorre dimostrare che non c’è nessun problema o tensione o difficoltà dovuto a te stesso, è solo la presenza dell’altro che ostacola il tuo regale avanzare. Così anche i vespisti non sono più romanticamente in difficoltà, l’altro giorno al mare la passeggera di una Vespa in difficoltà a sfrecciare nel traffico rispetto agli adrenalici scooter, si è accesa la sigaretta a dimostrazione che andavano piano per fumare. Snobbissima.

Le moto da strada non ne parliamo, il passeggero (coraggiosissimo) è un accessorio del pilota, uno zainetto. Anche qui all’ammezzato superiore, e deve essere di taglia piccola un po’ come per i cani da salotto. Se è un po’ massiccia i pantaloni a vita bassa tradiscono un perizoma perennemente sotto tensione.

Ci sono poi quelli che non è possibile parlare di moda: sidecar, goldwing vari e harleysti...loro sono eterni.

Per le altre tipologie tradisce la specializzazione del vestiario. Più sei specializzato e più ti fa un po’ strano abbracciare una tuta in kevlar con in testa un casco in fibra di carbonio, è come abbracciare un androide di Star Wars. Così stai professionalmente con le mani sulle apposite maniglie.

Abbracciati in moto non si sta più tanto, così a me sembra con gli occhi ormai un po’ da vecchietto sorpassato invidioso della gioventù e delle moto degli altri e irrimediabilmente marchiato dall’essere andato in moto in camicia e senza casco.

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