lunedì 2 maggio 2011

ORVIETO - ROMA - GROSSETO


“Scuotere la polvere dai calzari” questa frase evangelica, non so perché, mi ricorda le via consolari che si diramano da Roma: Cassia, Aurelia, Trionfale…mi vengono in mente i pellegrini, i primo cristiani esortati da Gesù a muoversi. La marcia su Roma.
Entriamo nella città di Roma che, anche oggi, è eterna.

Inutile scansare l’effetto finale: sembriamo proprio degli squadristi. Sarà che il nero sfila, che sta bene su tutto e non si vede tanto lo sporco, ma il suo effettaccio lo fa. O forse è l’abitudine in Italia di creare bande, manipoli, squadre, armate un po’ Brancaleonesche.

A Roma ci sono più contenuti che sui canali di SKY (e già in 3D)

Trovo un’Italia un po’ deconcentrata, direi “giù di corda”. Si risveglia solo alle parole telecamere, giornalisti, se dici “le posso fare una foto?” ti rispondono “ sei un giornalista?” , molto esperti di diritti e liberatorie.
Solo nei bar l’italiano un po’ “se ripija” e torna se stesso: allegro, scanzonato, caciarone ma almeno sveglio. Roma, via della Conciliazione alla richiesta di qual è la strada migliore per Ciampino si scatena il sondaggio tra barman, maitre e camerieri: destra, sinistra, GRA sì e GRA no, favorevoli alle vie consolari pochi….tutti sul Grande Raccordo Anulare.

Tra Livorno e Pisa sbarco di salernitani, invasione del bar, discussioni sul caffè ed i livornesi: “ma non andate e Pisa, che lì non sanno fare neanche le torri dritte!”.

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